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Anthouse, il dog-sitter è un robot

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Tira la palla, distribuisce crocchette, tiene d'occhio e parla al quattrozampe di casa. No, non è uno studente che cerca di arrotondare le sue entrate ma Anthouse, un progetto di piccolo robot che su Kickstarter ha già raccolto il 40% dei 50mila euro necessari per entrare in produzione.

Le sue funzionalità sono essenziali, ma è il posizionamento nella nostra rete sociale immaginato da Summer Liao, designer di giorno e creatore di cartoon di notte. Un animale domestico fa spesso parte del circolo più intimo di legami sociali di una persona e il robot diventa un proxy per accudirlo e tenergli compagnia contribuendo ad abbassare il senso di colpa che qualsiasi padrone inevitabilmente prova lasciandolo solo. Qualche giorno fa Flavio Incarbone mi chiedeva il futuro del nostro rapporto con la tecnologia parlando in potenziamento cognitivo e chip sottopelle, tutte tecnologie a esistenti ma molto invasive e che richiederanno regolazioni articolate. Il caso di Anthouse è invece interessante perché se avrà successo sarà la prova che, per svilupparsi, l'Iot non ha bisogno solo di tecnologie ma soprattutto di immaginare come entra nella nostra sfera di affetti e relazioni.

Anthouse from guido romeo on Vimeo.